Fisico svizzero. Dopo aver ottenuto il dottorato in Fisica presso l'Istituto
federale svizzero di tecnologia di Zurigo nel 1958, dal 1963 cominciò a
lavorare nei laboratori di ricerca della IBM. Presso l'azienda leader nel
settore informatico,
M. iniziò una serie di esperimenti sulla
superconduttività, ipotizzando che composti di metallo e ossigeno
potessero permettere superconduttività anche a temperature non prossime
allo zero assoluto (-273 °C). La messa a punto di un materiale che si
lasciava attraversare da un milione di ampere per cm
2 a una
temperatura di -100 °C, valse a
M. il premio Nobel per la fisica nel
1987, che condivise con il collega Georg Bednorz (n. Basilea 1927).